Storia e stile Balter

Visione e rispetto

Vogliamo che il vino sia la massima espressione dell’ambiente in cui nasce, senza alterazioni di alcun tipo. Desideriamo riportare al centro delle coltivazioni la volontà di rispettare il paesaggio, i tempi che il terreno e la natura impongono, sostenendolo con le nostre mani. Ci crediamo tantissimo: per questo abbiamo costruito la cantina interrata, sotto la vigna, per non modificare l’aspetto del territorio che ci ospita.

Esperienza e ambizione

Prima di tutto siamo vignaioli. Ci mettiamo anima e corpo in prima persona, cuore e testa per far funzionare ogni cosa al massimo. Coltiviamo e produciamo il vino in casa senza demandare all’esterno alcuna attività, neanche la sboccatura. Controlliamo con scrupolo tutte le fasi produttive per garantire un altissimo livello qualitativo della bottiglia.

Le persone

Siamo una famiglia: stesso DNA e stessa passione per quello che facciamo, anche se ci obbliga a mettere la sveglia presto, faticare non poco, confrontarci quotidianamente. Balter è la nostra casa, stiamo bene perché amiamo il nostro mestiere e desideriamo farlo al meglio.  Ci occupiamo di tutto in prima linea: lavoriamo la terra nel rispetto dell’andamento delle stagioni e senza forzature, seguiamo con cura ogni aspetto della produzione, gestiamo la parte commerciale e organizzativa. Cerchiamo di esserci sempre: per questo quando assaggerai il nostro vino ritroverai la nostra personalità e quello che significa per noi essere vignaioli.

La nostra storia

Tutto ruota intorno a una struttura costruita a scopo militare, fatta di due torri, una tonda cinquecentesca e l’altra quadrata. Il tempo ha fatto sì che il castelliere cambiasse volto e diventasse un edificio adibito a mezzadria, con l’introduzione di stalla, fienile e orto.

Siamo nel 1872 e il nostro antenato Francesco decide di acquistare il castelliere, che gestirà insieme al fratello Attilio.

Le due guerre mondiali interrompono tutte le attività agricole del castelliere, situato in posizione strategica per il conflitto e usato dalle truppe tedesche come base contraerea (Flack) durante la seconda.

Gli anni Cinquanta sono altrettanto complicati: la famiglia Balter si allontana dall’attività agricola, portandola comunque avanti con passione, per concentrare gli sforzi su un’attività commerciale di rivendita tappeti e pavimenti.

Dobbiamo aspettare il 1965 quando gli effetti della bonifica del terreno, messa in atto daFrancesco a seguito dalla fine del conflitto mondiale, danno i loro frutti e le vigne vengono piantate nuovamente in modo ragionato e tecnico. Da allora la nostra famiglia non ha più smesso di occuparsi di vino, gestendo le fasi di vigneto e vendemmia per poi conferire le uve alle cantine della zona. Con l’esperienza e le competenze acquisite, la passione per il vino diventa ogni giorno più forte e intensa… non basta più.

Vinificare diventa un nuovo obiettivo da raggiungere ed ecco che arriviamo al 1990 con la costruzione della cantina interrata, simbolo di un nuovo percorso lavorativo in continuo sviluppo e sempre più appagante.

Le nostre garanzie

il trentino dei vignaioli_Balter

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